Tempo

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Da tempo mi succede qualcosa di strano. La sera, quando arrivo a casa dopo il lavoro ceno e mi collego a internet. Leggo il giornale, da un’occhiata alla posta cercando di placare la mia dipendenza da mail. Non manca mai una sbirciata ad Ebay: qualche moto d’epoca, un sidecar, qualche prodotto tecnologico come un telefonino o una consolle. Qualcosa di aeromodellismo. Devo dire che ultimamente Ebay si è riempito di molti prodotti spazzatura; una volta non era così. Ogni tanto cerco anche degli obiettivi per la macchina fotografica; zoom potenti con i quali mi piacerebbe imparare a fare birdwatching, ma alla fine costano sempre troppo e lascio stare.
Oggi uscendo dalla piscina durante la pausa pranzo ho fatto due passi fino alle MessaggerieMusicali. Non avevo il portafogli con me, per fortuna. Il corso, come tutti i giorni, era affollato di persone che passeggiavano, durante una giornata estiva serena e neanche troppo calda. Guardando tutte queste persone indaffarate ad entrare e uscire dai negozi, con le borse, ben vestite, e spesso al telefonino mi chiedo dove sia poi tutta la crisi di cui si sente parlare. Ma forse il centro di Milano non fa testo con il resto dell’Italia e del mondo.
In tutti i casi, a casa o in città, mi accorgo di avvertire una domanda dentro di me. “Voglio qualcosa, ma cosa?” E’ prima di rispondere che mi rendo conto di quanto sia, la nostra situazione, paradossale. Non ci rendiamo nemmeno più conto di quali possano essere i nostri desideri.

Mi piacerebbe acquistare una nuova moto d’epoca, ma nel futuro difficilmente si riuscirà a fare un pieno di benzina. Soldi gettati.
Mi piacerebbe acquistare un i-phone (so che non resisterò e prima o poi lo farò), ma in fondo il mio vecchio telefono funziona ancora bene. Soldi gettati.
Mi piacerebbe fare il brevetto di volo, ma come per la moto, in futuro non sarà facile, e responsabile, volare. Soldi gettati.
Mi piacerebbe comperare un nuovo aeromodello, ma ne ho appena sfasciato uno. Soldi gettati.

Raggiungere un certo livello di benessere in fondo, credo, porta a una situazione critica con un problema di fondo: tutto risulta accessibile. Quando esisteranno nuovi veri desideri? La moto, l’auto, la casa, gli oggetti più effimeri. Ci rendiamo conto di quanto questi, in fondo siano inutili? Non era forse più eccitante avere un desiderio e la debole speranza, un giorno di poterlo soddisfare? E’ più interessante il desiderio o la sua soddisfazione? Io credo, in fondo, sia più bello desiderare che possedere, perché una volta posseduto il desiderio svanisce.

Con i ritmi di oggi non rimane nemmeno il tempo di godere di tutti questi possedimenti? Quando si ha il tempo di andare in moto o di giocare con l’aeromodello? L’unico articolo che varrebbe la pena di comperare è il tempo.
Si potrebbe usare l’acquisto della venticinquesima ora per godere di tutti questi nuovi capricci. Ma potremmo usarla anche per meditare seriamente a quale punto siamo arrivati per aver bisogno di un’ora in più.
 

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