Perchè blog?


Il motivo di questo mio blog non è quello di scrivere i miei fatti personali,
che è bene rimangano tali, ma di fare qualcosa per cacciar via uno strano e malinconico malessere che mi affligge da parecchio tempo.  Non perchè i miei pensieri siano così importanti, ma perchè il fatto di raccontarli è una mia prima debole risposta al quesito che ormai quotidianamente mi pongo, ovvero cosa possiamo fare per questo mondo?
E’ da parecchi anni che sono catastroficamente affascinato dal possibile declino del nostro sistema (=pianeta). Intendiamoci, non sono un attivo ecologista, e non faccio parte di nessuna associazione. Non sono iscritto nè al WWF nè a Greenpace, ma leggo, e sono cosciente di “certi problemi”. E sono molto preoccupato. Non tanto per l’ambiente inteso come natura, come alberi che vengono abbattuti, come laghi che scompaiono, come mari inquinati, come aria irrespirabile, come animali ufficialmente estinti e questo genere di cose. L’aspetto che più mi spaventa sono le persone con la loro impreparazione a questo particolare momento sorico, l’inadeguatezza, la miopia, … il non sapere e il più drammatico voler non sapere.
E’ davvero possibile che “certe cose” non si sappiano quando dovrebbero essere di dominio comune?
E’ davvero possibile che persone istruite, che dirigono un’azienda e danno lavoro ad altre persone, siano convinte che sia possibile, nell’arco di qualche anno, bruciare il proprio sistema, costruirsi una navetta spaziale e cercare un altro pianeta su cui andare a vivere?
Fare i bagagli e andarsene insomma. Io se potessi lo farei già ora.
E’ davvero possibile che altre persone accettino la fine del genere umano adeguandosi ai comportamenti colpevoli di questa atrocità perchè “tanto non si può fare nulla”?

Io intanto scriverò qui, non potendo scrivere e pubblicare un libro, e cercherò di scrivere il più possibile e di condividere i miei pensieri e le mie scelte come tanti altri stanno già facendo, perchè se potessi sedermi a fianco di tutti in un bar per comunicare questo mio malessere di certo lo farei. Cercherò di farlo argomentando i miei pensieri con immagini e ritagli di giornali e libri,
cosa che sto facendo da parecchio tempo, per convincere gli incerti e gli scettici.Annoto qui anche i prossimi argomenti, iniziando da quelli appena citati:
– L’astronave della salvezza
– Il genere umano è destinato all’estinzione, e io ci metto del mio
– Petrolio. Perchè non esiste una verità?
– Voglio installare i pannelli solari sul tetto condominiale
– Vendo la Vespa e compro una bicicletta elettrica. Quale?
– Brucia la TV! (Un’iniziativa…)
– Ma quale politica? I politici,
i governanti, sanno? O riportano notizie di seconda, terza, quarta mano?

4 Commenti

  1. Claudio Tamanini

    Beh, caro Edo con me sfondi una porta aperta!

    Il buon Rifkin (ed altri) le cose come stanno le dicono forte e chiaro amico mio…ma dove?

    Sui libri….libri?! cosa?! chi?!?!…carta stampata? e cosa è mai!?

    Il 90% della gente che conosco legge 1 libro all’anno…secondo te la scelta può cadere sul libro che ti apra gli occhi?….Patetica illusione…

    La tv? Lasciamo perere..tutta una ostentazione di culi e tette e poco più..si salva qualche programma..ma a che ora? Dalle 3 in poi…ed il solito 90% della gente che conosco va a letto alle 23 appunto.

    Io sulla tua ipotetica navetta non ci salirei mai, io ho un PIANETA e non me ne vado,…mi incazzo tutti i giorni guardando lo scempio che il genere umano le arreca…dalla cartina buttata dall’auto in corsa agli sprechi aziendali e così via.

    Parlo ai miei genitoriai mie amici, colleghi; spiego, litigo e vedo che l’ottusità è enorme, la rassegnazione è forte, l’ignoranza è assoluta su queste cose.

    Ben venga ogni forma di comunicazione che porti in queste persone anche solo il dubbio che il loro comportamento “io cosa faccio di male” si abbatte in maniera devastante a lungo termine sull’ambiente.

    Claudio

  2. Arfilli Luca

    Caro Edoardo, ben venga questo tuo sfogo!
    Condivido sostanzialmente tutto ciò che affermi. E’ comunque necessario far nascere dentro di noi una coscienza “eco-sostenibile” e trasmetterla a chi ci sta vicino, con piccoli esempi, sperando che il buon esempio sia contagioso…
    a presto
    Luca

  3. Arfilli Luca

    ….quando qualcuno chiedeva a Socrate quale fosse il segreto della sua felicità egli rispondeva: “Sapere di quante cose è possibile fare a meno”.

  4. Gabri

    Bravo Edo. Sono d’accordo, il problema non e’ solo ambientale ma soprattutto sociale, l’atteggiamento irresponsabile di molta gente – cultura dello spreco, poco rispetto per quello che ho intorno e per gli altri, mancanza di valori. Nessuno di noi (credo) ne e’ immune, siamo come dei girini in un fiume in piena che ogni tanto possono dare un colpetto di coda (i girini hanno una coda, no?) e cambiare leggermente direzione, ma sicuramente non nuotare contro corrente.
    E la cosa terribile e’ che, secondo me, non ci sono piu’ “idee nuove” che diano uno slancio alla gente, che riescano a far ritornare in se la nostra societa’ e a farci sperare in un futuro migliore. Ancor peggio, mi sa che la nostra “cultura moderna” ha l’effetto indesiderato di sgretolare le basi sulle quali queste speranze potrebbero formarsi.
    Continua a scrivere, a presto.

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