Io non so cosa sia esattamente la musica, anche se per motli anni, fin da bambino l’ho studiata, suonata, ascoltata. Adesso “le cose della” vita non mi permettono di suonarla molto, e le mie chitarre ripostano nel loro foderi, … un po’ come bare che si possono sempre aprire. Al massimo ci sarà da cambiare qualche corda rotta, vecchia o arrugginita. La ascolto, la musica, durante i viaggi lunghi in treno, così diventano molto più corti. La ascolto al lavoro, mentre scrivo, così scrivo più veloce, più cose belle perchè mi ispira. La ascolto prima di addormentarmi perchè mi fa sognare. La ascolto anche ora mentre sto scrivendo. Quando in stazione aspetto il treno, in quei lunghi momenti noiosi, se ascolto la musica tutto mi appare diverso. La gente che vendo mi appare fantastica, i treni sporchi che passano ancor più meravigliosi, e anche le nuvole grigie e la pioggia che cade appare abbia un senso positivo… tutto fa da contorno alla musica che sto ascoltando. non sento rumori perchè la musica li copre; è una cosa che ti cambia il modo di vedere le cose.
La ascolto con il mio vecchio ipod, che inizia a perdere qualche colpo e che presto dovrò riporre, … in una scatola che sarà inutile aprire. Lui, come le chitarre non funzionerà per sempre, e non servirà cambiare qualche filo. A casa, la sera, suono un po’ la batteria … ogni tanto, ma non penso in fondo sia bella come la chitarra che presto uscirà dal fodero.
Piccolo articolo dedicato al maestro Paolo